mercoledì 24 maggio 2017

LA COMUNICAZIONE


La comunicazione è uno scambio di messaggi. Comunicare garantisce l'adattamento all'ambiente di ciascun essere vivente. Comunicazione è una parola che deriva dal latino "communico", cioè mettere in comune, condividere quindi informazioni. Da qui arriva anche il termine trasmettere. Il modo di comunicare è legato al mezzo che viene scelto per esprimere un messaggio. Ovviamente sono fondamentali anche le conoscenze per la comunicazione. Comunicare per noi essere umani è un esigenza quotidiana, la comunicazione richiede competenze, esse si sono sviluppate nel corso della vita di ciascuno di noi.

La comunicazione è complessa poiché si può comunicare anche attraverso ai suoni, ai gesti, alle espressioni...

Roman Jakobson, studioso russo (1896-1982), studiò un modello sulla comunicazione verbale. Secondo questo modello, c'è un mittente, cioè colui che invia le informazioni a un destinatario o ricevente, tutto questo avviene attraverso un codice (per esempio la lingua) che deve essere comune. Il mittente e il ricevente sfruttano un canale, cioè un mezzo fisico che trasporta le informazioni. Il referente è ciò a cui si riferisce l'oggetto della comunicazione. Il contesto è la situazione nella quale avviene la comunicazione. Nel caso in cui il messaggio sia frainteso, si dice che non c'è

sintonia tra la codificazione e la decodificazione.

Il linguaggio verbale è una specialità della specie umana. Il linguaggio umano inoltre può riferirsi a qualcosa di astratto o futuro. Poiché gli uomini fanno uso di simboli e concetti. La materia del linguaggio è il suono, creato dalla vibrazione delle corde vocali. I fonemi sono i suoni elementari, come le singole vocali o consonanti.  I raggruppamenti di fonemi formano i morfemi, essi  sono distinti in prefissi, radici e suffissi. I fonemi formano le parole. Le parole formano le frasi. Le frasi formano i discori.  La sequenza sonora rappresenta la struttura superficiale. Il significato è la struttura profonda delle frasi.

Poiché il linguaggio è molto complesso . Ci vuole molto perché il bambino arrivi a modulare correttamente i suoni e a selezionare quelli della lingua del suo paese. La pronuncia dunque non è un fattore innato o ereditario.

Le parole sono costantemente accompagnate da altre forme di comunicazione, come i gesti. Si possono indentificare 2 gruppi.

  1. Movimenti del corpo
  2. Fenomeni paralinguali come il riso, lo sbadiglio, il pianto..

 
A comunicare sono anche le pause, il silenzio...

Edward T. Hall studiò la prossemica, ovvero la scienza che studia i gesti, le posizioni e i comportamenti durante una comunicazione.
Ogni comunicazione è sociale poiché ci si rivolge a qualcuno. Va considerata una comunicazione sociale anche il colloquio interiore.

 








lunedì 6 marzo 2017

LE NEUROSCIENZE


LE NEUROSCIENZE

Le neuroscienze studiano la mente a partire dal cervello. Lo studio della mente e del cervello si suddivide in scienze della natura e scienze umane, formando così le neuroscienze.

Esse comprendono:

·       La neurochimica la quale studia il sistema nervoso a livello molecolare e biochimico.

·       La neurobiologia la quale studia le singole cellule nervose e i piccoli sistemi neuronali.

·       La neurofisiologia la quale studia la fisiologia (composizione) del sistema nervoso nei gruppi di neuroni, di tessuti e di fibre nervose di collegamento ed il comportamento.

·       La psicologia fisiologica, la neuropsicologia e la psicofisiologia studiano le aree nervose estese per verificare alterazioni del comportamento con lesioni e traumi. Nel caso dell’ Alzheimer studia le strutture sottocorticali.

·       La neurologia e la neuropsichiatria studiano gli aspetti clinici e patologici delle funzioni del sistema nervoso.

Le neuroscienze usano strumenti come la TAC (tomografia assiale computerizzata) per  vedere cosa succede nel cervello.
 

mercoledì 25 gennaio 2017

L' utilizzo della tecnologia

Il riduzionismo è una teoria, la quale sostiene che la riduzione delle notre capacitá sia,  in parte,  dovuta al troppo utilizzo delle macchine. Come, per esempio, se usiamo spesso la calcolatrice saremo abituati ad usarla anche per i calcoli piú semplici. Di conseguenza, usando sempre l' esempio della calcolatrice, quando quest' ultima si romperá non sapremo piú come fare, poichè troppo abituati ad un aiuto esterno costante.
La macchina, e quindi la tecnologia è stata programmata su un modello ben chiaro ed elevato di intelligenza. La tecnologia è la scienza che studia i processi e i metodi. Alla tecnologia sono state imposte della velocitá difficilmente raggiungibili.